Sai cosa sono le trappole mentali?
Sono dei pensieri ipnotici che prendono il controllo della situazione.
Non sono altro che pensieri potenti interni che prendono vita e assumono il controllo della tua vita senza che te ne accorgi, influenzando i tuoi comportamenti e il modo in cui decidi.
Questi possono sfogarsi in diversi ambiti e in molti modi, e spesso mettendo i bastoni tra le ruote in modo antipatico, bloccando il potenziale che ogni persona ha.
Ogni atleta ha i suoi talenti, i propri punti di forza come anche i punti deboli, nessuno è esente.
Vediamo insieme questi tre punti importanti sullo sport da combattimento.
1 OCCHIO AL TALENTO.
Spesso si insegna ai bambini a focalizzarsi sulle materie in cui riescono peggio e a non dedicare troppo tempo a quelle in cui eccellono, con la logica di sviluppare un ampio livello di competenze in più materie anziché focalizzarsi su poche. Sbagliato!
“Se trascorrete troppo tempo concentrandovi sui vostri punti deboli, finirete per ottenere una sfilza di punti deboli forti!”
A prescindere dallo sport prescelto, i grandi campioni hanno tutti un comune denominatore: trascorrono buona parte del loro tempo concentrandosi sui punti di forza, su ciò che naturalmente svolgono al meglio e lasciando pochissimo tempo ad attività improduttive.
Il super campione di basket Michael Jordan ha trascorso giorni interi a esercitarsi nei tiri al canestro, a dispetto degli eventi.
2 CREDENZE/CONVINZIONI
Le credenze sono le nostre convinzioni, ovvero sono dei pensieri ripetuti talmente tante volte nella nostra mente fino a farli diventare realtà, cioè (ci credi davvero).
Le convinzioni determinano in che modo viene attribuito un significato agli eventi alterandone la nostra lettura cognitiva, cioè il modo che vedi e percepisci le cose.
Quando siamo profondamente convinti che qualcosa sia vero, è come se impartissimo al nostro cervello un ordine al modo con cui rappresentare quel che accade, formando in automatico delle immagini mentali e sensazioni corporee che ne influenzano il tuo comportamento.
Spesso molte persone si focalizzano sempre sul fallimento, sul disastro, sulla sconfitta o sulle cose negative che potrebbero succedere se le cose andassero male, coniugate ad un dialogo interno negativo sbagliato.
Questo non è cosi semplice come sembra se fatto da soli, anzi, ma se mai inizi mai cambierai giusto?
Quindi se vuoi iniziare a fare qualcosa di buono per capire se la tua mente è imprigionata oppure no, cerca di capire quali sono le tue credenze, inizia a destrutturarle e cambiale al meglio, vedrai che i risultati arriveranno quanto prima.
3 RICERCA DI APPROVAZIONE
Spesso ci sono atleti che vengono destabilizzati perché cercano l’approvazione di qualcuno.
Può essere il maestro, compagni, familiari, non cambia.
Quando entri in questo circolo vizioso, la tua mente non è più libera perché temi il “giudizio”, il quale porta molti atleti a dimezzare le loro abilità in gara perché non sono liberi mentalmente.
Sono condizionati!
La mente è molto potente, ma quanti conoscono bene le sue funzioni?
Non a caso molto spesso le domande classiche sono:
Perché un atleta si blocca sul ring?
Perché non gli partono i colpi?
Perché fa confusione e di dimentica tutto quello che sa fare in palestra?
Quali meccanismi si innescano che fanno certi errori?
Se vuoi saperne di più, guarda il video qui sotto.

PICCOLO RIEPILOGO
1 Scopri il tuo talento, scopri i tuoi punti di forza e valorizzali, evitando di imprigionarti sui punti deboli, cioè su quello che ti viene male.
In pratica se ti viene bene il gancio sx, fallo diventare un killer quel colpo, poi migliora i difetti.
2 Scopri quali sono i tuoi pensieri profondi, è sempre il modo che percepisci gli eventi che fa la differenza. Ricordati che il motore è guidato dal pannello di controllo, non va MAI da solo!
3 La ricerca di approvazioni sono potentissime perché diventano un bisogno e non più un obiettivo, facendo diventare quel desiderio una (dipendenza letale) che ti imprigiona senza che te ne accorgi, facendoti diventare schiavo dei tuoi pensieri.
MENTE E CORPO NON MENTONO
Devi sapere che è sempre lo stato d’animo che determina la tua performance, e non solo quello fisico.
Puoi essere al top fisicamente, ma se mentalmente sei spento, cioè il pannello di controllo è spento, il motore non parte da solo ma resta fermo.
Tutto questo perché ormai avrai ben capito che quando combatti prima di tutto dentro la tua testa.
Il primo nemico sei tu, non quello davanti che ti vuole riempire di pugni.
Prima lo capisci, e prima imparerai a liberare la tua mente.
Ormai sono 15 anni che faccio questo mestiere, e quasi 30 nello sport da combattimento.
Ho seguito atleti di ogni calibro, e alla fine se vuoi esprimere al meglio le tue capacità, devi avere una mente libera.
Puoi credermi oppure no, ma è cosi!
QUANTO TI COSTA PERDERE?
Quante volte ti sei allenato duramente, ma poi hai quando sei salito sul ring ti sei bloccato, dando il 50% delle tue capacità?
Quanto ti è costato quella sconfitta?
Quanto ha ferito il tuo orgoglio?
Hai perso un altro match contro un avversario più scarso, e solo perché non c’eri con la testa.
Questo è il vero problema.
Se il problema è mentale, che senso ha allenarsi di più?
Immagino la risposta, non ha senso.
Se vuoi trasformare i tuoi punti deboli in punti di forza usandoli come esperienza a tuo vantaggio, devi solo allenare la Tua mente, scardinare tutta la spazzatura che ti debilita, e creare un assetto mentale potente e resistente.
Per iniziare, clicca il tasto qui sotto.
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Emanuele Zanella – Mental Coach