Come migliorare il dialogo in famiglia

Il Ring è la Metafora della Vita!

Ormai si sa, non è facile avere un dialogo veramente fluido con le persone, e questo perché siamo influenzati continuamente da vari fattori esterni.

Quando ero quasi adolescente mangiavo spesso con il fiato sul collo per colpa dei miei amici, i quali suonavano il campanello per andare fuori a giocare mentre io stavo ancora mangiando. . Puntualmente quasi tutte le sere io ero costretto a mangiare mentre loro giocavano a pallone nel giardino di casa mia, quindi praticamente fuori dalla finestra oppure appena fuori del cancello.  Bastardissimi, era una tortura mangiare in quel modo, ma erano tempi diversi!.

Avevo mia mamma che mi diceva:
Mangia perché ti spacco la testa! Non ti muovi finché non hai finito.”

Io mangiavo praticamente sotto minaccia in fretta e furia, volevo andare a giocare, era il fulcro della vita a quel tempo.

Ora è cambiato tutto, quando mi siedo a tavola se suona il telefono la prima frase che mi viene è:
Chi è che rompe adesso?

Quando sono seduto a tavola mi piace rilassarmi e parlare con la mia famiglia tranquillamente cercando di valorizzare quel momento, ma è sempre cosi?

Insomma, erano altri tempi che però avevano già qualcosa di simile, cioè l’abitudine.

Ricordi il “Pranzo è servito”  o   “Ok il prezzo è giusto”?

Ecco, erano dei programmi televisivi che entravano nelle cucine delle famiglie  mentre le persone mangiavano, e come da copione ben formato, tutti zitti ad ascoltare quello che dicevano con massima attenzione.

Quando uno parlava per dire una cosa gli veniva detto: Aspetta stai zitto un attimo.

Per forza, erano troppo importanti le nozioni di quei programmi e non si poteva certamente zittire la tv per dialogare o comunicare le cose di famiglia.

Lele che centra, dove vuoi arrivare?

Buono, ci sto arrivando.

Il collegamento sta nel fatto che oggi sono cambiati i programmi televisivi, ma NON le abitudini, o meglio, ci sono delle abitudini uguali con l’aggiunta di altre ancora peggio che deteriorano il dialogo in famiglia.

Sono sicuro che stai già avendo qualche idea di dove voglio arrivare, ma ti voglio aiutare lo stesso, anche perché devo pur scrivere questo articolo no?

Allora guardare la tv e commentare quello che dicono insieme è cosa buona, almeno si parla, basta però che non sia la trasmissione Forum, perché mi innervosisco di brutto e poi litigo con mio suocero se sono li a mangiare, “Sono umano anche io”. .

IL SILENZIO UCCIDE!

Guardare la tv e non dire assolutamente nulla lasciando parlare solo ed esclusivamente per forza di cose “la tv” è un’altra storia.

Guardare la tv in silenzio e magari inviare messaggini a mille con il telefono evitando categoricamente di parlare con i propri familiari, ritengo sia molto pericoloso per il benessere e l’equilibrio della famiglia stessa, o meglio, per il dialogo che viene sottomesso chiaramente da questi atteggiamenti killer.

Quindi già abituarsi a stare zitti e lasciare parlare solo ed esclusivamente la tv non è una bellissima cosa, ma tutto ciò diventa letale se ci aggiungiamo i nostri amati social e i famigerati messaggini con amici a manetta mentre siamo a tavola.

In teoria non c’è nulla di male in tutto ciò, ma nella pratica c’è eccome perché sopprime l’eloquio con le persone vicine e ci abitua a comunicare solo tramite messaggio, catapultandoci senza saperlo in circoli viziosi negativi comunicativi.

Ma perché questo?

Perché parlando e discutendo delle cose vere di famiglia è difficile a volte e richiede impegno, chattare invece è molto più semplice e lineare, non si litiga con nessuno e ci si scambia idee che non fanno parte delle risorse della famiglia.

La via più facile, non è sempre quella giusta!

Lele quindi vuoi dire di non guardare più la tv e non scrivere con nessuno?

No anzi ! Mai detto questo.

Io dico sempre che non è il mezzo che fa male, ma il modo che viene usato che fa la differenza.

Dal mio punto di vista la cosa migliore da fare è prefissare dei momenti per guardare la tv, e dei momenti per tenerla spenta e parlare, discutere di tutto.

Secondo me il momento migliore per tenerla spenta è quando si sta a tavola per mangiare, in modo da riempire quel silenzio con le parole, le emozioni e le avventure della giornata di tutti, la condivisione!

Le prime volte sarà difficile e forse non si saprà cosa dire e non si è abituati al silenzio, ma se avviene questo è solo perché bisogna cambiare abitudine, cioè imparare o riprendere il dialogo in famiglia.

Lele ma io voglio vedere il Tg, quindi che si fa?

Io di norma tendo a guardare pochissimo il Tg, o al limite guardo solo i titoli se proprio devo, anche perché sentire e vedere tutti i giorni:

– Toni ha stuprato una donna ed è libero.

– Bepi ha pestato una vecchietta ed è libero.

– Si paga  l’ IMU, non si paga l’  IMU, si paga l’IMU, non si paga l’IMU,

– Ubriaco investe una donna e doveva essere in carcere.

Sinceramente mi viene la nausea e poi mi innervosisco oltre che a NON parlare con la mia famiglia, se non per sfogare la rabbia accumulata dalla tv, per questo nella maggioranza dei casi teniamo la televisione spenta, perché cosi si dialoga.

Dopo aver mangiato e parlato, accendiamo la tv e guardiamo quello che ci interessa tranquillamente con la soddisfazione di essere riusciti a dialogare comunicando le cose di tutti i giorni.

Le prima volte ci sarà il silenzio se non sai più come si fa, ma poi con la pratica tutto verrà liscio e fluido, e sarà li che comincerai a divertirti liberamente senza bisogno di strumenti esterni, perché sarà la Tua e la Vostra creatività a parlare, e non la noia e l’apatia.

Quindi se vuoi migliorare il dialogo in famiglia e imparare a comunicare meglio, mangia con la tv spenta e tieni il telefono fuori mano parlando e guardando negli occhi i tuoi familiari assumendo il controllo di chi deve parlare in casa tua, se la tv o voi non credi sia arrivato il momento di scegliere?

Scegli dei momenti senza distrazioni,
parla e condividi cose belle e brutte.

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Emanuele Zanella

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