Sei pronto a scoprire il lato oscuro dell’amore per il lavoro?
Sì, hai letto bene.
Quel sentimento che ti fa alzare la mattina con un sorriso sul viso potrebbe in realtà causarti problemi sul lavoro.
Ma come è possibile?
Preparati che voglio svelarti i segreti dietro questo paradosso apparentemente bizzarro.
Se sei uno di quei professionisti appassionati del proprio lavoro, potresti ritrovarti a lavorare sodo mentre i fannulloni si godono la vita.
Non è giusto, vero?
Ma purtroppo succede più spesso di quanto si possa immaginare.
L’amore per il lavoro ti spinge a dare il massimo, a caricarti di responsabilità e a farti carico dei pesi che gli altri dovrebbero sostenere.
In sostanza, finisci per lavorare al posto dei fannulloni, solo per assicurarti che tutto proceda a gonfie vele.
Ma qui sta il problema: questa generosità e dedizione senza limiti non risolve la situazione, ma la peggiora.
Ecco perché dobbiamo parlare di “mobbing”.
Non si tratta solo di subire le angherie dei colleghi o dei superiori, ma di un’ autopunizione inconsapevole.
Ti tratti male, pensando di fare la cosa giusta, mettendo il lavoro al primo posto e sacrificando la tua salute e la tua dignità.
È un circolo vizioso che ti prosciuga di energia e mina la tua autostima, e le conseguenze sono davvero tremende.
Molti cadono in questo tranello, ma c’è la soluzione.
Ma non temere!
Nel video qui sotto troverai preziosi consigli su come gestire i capi e i colleghi bastardi, senza dover studiare anni di comunicazione o frequentare seminari interminabili.
Guarda il video qui sotto che ho preparato per te, sono sicuro che ti piacerà!
Il sacrificio e la generosità illimitata nel lavoro
Che tu sia un dipendente o il titolare, quando ami veramente il tuo lavoro, tendi a dare il massimo e a caricarti di responsabilità.
Se qualcosa non va per il verso giusto, sei disposto a prenderne il peso al posto degli altri.
Questo è un atto di generosità, ma può diventare un problema quando inizi a sostituirti ai fannulloni.
Finisci per lavorare più duramente di quanto dovresti, solo per assicurarti che tutto vada avanti senza intoppi.
È frustrante e ingiusto, ma ciò che è ancora più preoccupante è che questa generosità senza limiti non risolve la situazione, ma la alimenta.
Se in questo momento pensi: “ma se non lo faccio io, non lo fa nessuno”, ti capisco benissimo, ma è proprio qui il tranello.
Devi imparare a fermarti, ragionare, e lasciare che ognuno si assuma le proprie responsabilità.
Solo così potrai trovare l’equilibrio e far funzionare le cose nel modo giusto.
Se non lo fai, non cambierà nulla.
Quindi fermati, respira, osserva e valuta attentamente quanto ti sta consumando seguendo questo processo lavorativo, e chiediti se ti rende felice.
È una domanda molto semplice, che va dritta al centro della situazione.
Molti miei clienti, sono stati vittime di questo circolo vizioso.
Tornavano a casa esausti, ma dopo aver seguito dei processi evolutivi, e messo in atto delle strategie mirate, hanno trovato la soluzione.
Quando hanno compreso in modo completo che il prezzo da pagare era molto alto, si sono fermati e hanno cambiato strategie subito senza più aspettare.
Dico questo perché quando sei travolto da questo tsunami, fai fatica anche a fermarti e ragionare in modo concreto.
Il ciclo vizioso del mobbing: lavoro e comportamento
Qui arriva la parola chiave: mobbing.
Non si tratta solo di essere vittime di abusi da parte dei colleghi o dei superiori, ma di un’ autopunizione inconsapevole.
Ti tratti male pensando di fare la cosa giusta, mettendo il lavoro al primo posto e sacrificando la tua salute e dignità.
Cadi in un circolo vizioso che ti prosciuga di energia e mina la tua autostima.
A volte stai zitto per il quieto vivere, mandando giù rospi amari tutti i giorni, senza sapere che alla fine questi diventano dei virus dentro di te.
È un paradosso sconcertante: l’amore per il lavoro diventa il tuo peggior nemico.
Ma non tutto è perduto.
C’è una soluzione per invertire questa tendenza.
Ripeto: Prima di tutto devi imparare e fermarti!
So che è facile a dirlo, ma se non hai il coraggio di fermarti, non avrai mai la forza di prendere in mano la situazione perché ti consumi.
Per prendere delle decisioni e fare delle azioni strategiche in modo obiettivo, bisogna sapere bloccare il flusso emotivo logorroico.
Solo fermandoti, ragionando, prendendo aria, e dando un po’ di tregua al tuo cervello dal tuo corpo riuscirai a prendere in mano la situazione, e avere la forza necessaria per gestire le dinamiche al meglio.
Se non ti prendi cura di te, nessuno lo farà per te!
Fai respirare il cervello e il corpo.
Quando inizierai a prenderti cura della tua persona con rispetto, in automatico inizierai a cambiare un modo di pensare, di vedere, di processare e di comunicare.
Gestire le persone difficili con saggezza
Per gestire le persone difficili e ostili che ti mettono in difficoltà, non serve diventare un esperto di comunicazione o frequentare interminabili seminari per imparare a gestire i capi e i colleghi bastardi.
Devi solo acquisire le giuste competenze, e comprendere realmente quali sono i tuoi schemi mentali e i comportamenti che metti in atto.
Nelle sessioni di coaching con i miei clienti faccio fare sempre un calcolo obiettivo della situazione, chiedendo se la strategia messa in atto è di successo oppure no.
La risposta è sempre no.
Dopo chiedo: “In questo momento la strategia che stai mettendo in atto, funziona veramente?”
Se la risposta è sì, bene.
Ma se la risposta è no, non credi sia arrivato il momento di cambiare qualcosa, o preferisci continuare a fallire?
Come puoi notare capire questo e perseverare nell’errore facendo finta di niente, è un abuso che stai mettendo in atto nella tua vita, e nella tua persona.
Se continuerai con questo schema, e come confermare di dare nulla osta che andava bene così.
So che ti sto provocando con questa frase, ma lo sto facendo apposta per farti fare uno switch interno e farti capire se è quello che vuoi veramente.
Prenditi cura di te stesso e vivi una vita lavorativa soddisfacente
L’amore per il lavoro è un sentimento prezioso, ma non devi permettere che diventi un ostacolo per il tuo benessere.
Se inizi a prenderti cura di te, e provare più amore per la tua persona, inizierai a fare meno fatica e a rendere di più nel lavoro, trovando la forza di delegare le altre persone a fare il proprio lavoro.
Non è solo questione di tecnica, ma quanto di energia e di amore per se stessi.
Quando imparerai questo segreto, avrai un cambiamento radicale perché avrai la forza di decidere.
Non importa quanto ami il tuo lavoro, meriti di essere trattato con rispetto e dignità prima di tutto da te stesso.
Non lasciare che nessuno ti sfrutti o ti faccia sentire in colpa, ma diventa il comandante dei tuoi pensieri.
Conclusione
Non c’è nulla di sbagliato nell’amare il proprio lavoro, ma è importante essere consapevoli dei potenziali pericoli che possono insinuarsi nel cammino.
Se sei uno di quei professionisti appassionati che si trovano a lavorare al posto dei fannulloni, è il momento di fermarsi e riflettere.
Non devi subire abusi o sacrificarti oltre misura, devi solo capire i giusti processi e poi metterli in pratica.
Per questo ho creato un percorso specifico, in cui spiego tutte le dinamiche comportamentali che avvengono nei luoghi di lavoro, sia nel bene che nel male.
Imparerai a conoscere i fattori energetici che alimentano i comportamenti fallimentari o di successo.
Mi spiego meglio.
Che tu sia un dipendente, o un titolare, se hai paura che il lavoro non vada vada fatto nel modo corretto, e dentro di te vive la paura, energeticamente diventi preda.
Questo ti fa perdere potere personale e decisionale, e gli altri diventano predatori.
Se invece impari a gestire la paura, facendo spazio nella mente, bloccando tutti i cortocircuiti interni, allora riuscirai a trovare la soluzione e dire a fare la cosa giusta senza sforzo.
Probabilmente sai già la risposta, ma se non hai l’energia giusta non ci riuscirai mai ad agire di conseguenza.
Il videocorso “Mobbing per sfigati” ti offre una guida divertente e pratiche soluzioni per gestire i capi e colleghi bastardi, preservando il tuo benessere personale e lavorativo.
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Ricordati che se non hai rispetto per te stesso, nessuno lo avrà per te.
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Emanuele Zanella, ideatore del Metodo Flow
Esperto nello sviluppo delle performance fisiche e mentali